Buon 25 aprile a tutti, permettetemi questa mattina di ricordare, attraverso questo spazio, un giovane partigiano di 17 anni, medaglia d’oro al valor militare, Mario Grecchi, fucilato dai tedeschi a Perugia, presso il poligono militare di Borgo XX Giugno, il 17 marzo 1944.
Ho conosciuto per caso la storia eroica di questo giovane allievo della Scuola militare Teuliè di Milano, quando, durante un periodo di assistenza a un congiunto, ricoverato presso l’ospedale e policlinico universitario di Perugia, ho scoperto, in una piccola stanza adiacente l’ingresso, questa lapide, staccata dal vecchio Policlinico di Monteluce e lì ricollocata a memoria. Ma cosa c’entra un ospedale con questa vicenda…. Leggete e lo capirete.
Lapide posta all’interno dell’ospedale di S. Maria della Misericordia di Perugia |
Lettera scritta da Mario Grecchi in ospedale ai genitori e ai fratelli la notte prima della fucilazione |
Sceso da Milano a Perugia, collocato al comando di una banda partigiana che si muoveva all’interno dei boschi collinari che delimitano la media valle del Tevere fra i comuni di Bettona e Deruta, doveva affrontare un rastrellamento operato dalla divisione di paracadutisti tedeschi H. Göring. Si assumeva l’incarico, insieme ad altri quattro compagni (tutti sardi) di fermare il nemico. Privo di armi automatiche, manteneva la posizione per cinque ore, infine colpito da 12 pallottolle, liberava i suoi compagni e attendeva l’ufficile tedesco che veniva a catturarlo che uccideva con un colpo di pistola. Catturato, veniva ricoverato in ospedale per essere mantenuto in vita per il processo e l’esecuzione. Per la storia del suo atto eroico vi rimando a questo video, registrato qualche mese fa, proprio all’interno della Scuola militare Teuliè di Milano.
Sono a disposizione per ogni commento, informazione o obiezione, scrivetemi…
Prof. Stefano Bozza
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